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La fotografia diventa arte: un viaggio attraverso i grandi nomi

La fotografia diventa arte: un viaggio attraverso i grandi nomi

Conoscere chi ha fatto la fotografia è importante. 

Oggi la fotografia è amata da molti, ma pochi conoscono le regole di composizione di una buona fotografia. La tecnologia e la libertà di espressione hanno trasformato tutti in aspiranti fotografi. Ognuno parla di sé, esprime un proprio pensiero, esplicita ciò che gli piace. La fotografia è tutto questo, è regola e sentimento, conoscenza e istinto, ma i grandi nomi che hanno saputo sovvertirla, mutarla, farla crescere, sono davvero pochi. 

Sono fotografi che hanno immortalato momenti di storia e li hanno resi eterni. Alcune loro fotografie le abbiamo viste più volte, hanno segnato i diversi periodi storici. Il ‘900 è ricco di foto simbolo che i fotografi hanno spedito alle agenzie di stampa o ai giornali. Immagini che avevano un significato unico, tale da toccare l’animo di chi era dall’altra parte del mondo. 

La fotografia in questo contesto è intesa come arte, non più come tecnica. È l’espressione dei fotografi che, grazie alla loro originalità, creatività e sensibilità, l’hanno realizzata. Alcuni fotografi sono stati capaci, di più di altri, di farsi ricordare per la loro genialità. Scopriamoli insieme.

Henri Cartier-Bresson 

Henri Cartier-Bresson è stato il primo fotografo a cimentarsi con il foto-giornalismo, ricordato per questo e per i suoi scatti che hanno dato volto alle realtà più recondite e, alle volte, dolorose. Soprannominato “l’occhio del secolo” ha fondato, con Robert Capa, David Saymour, George Rodger, l’agenzia fotografica Magnum Photos. Oltre il foto – giornalismo Henri Cartier-Bresson ha saputo distinguersi anche per le foto che ha scatto a Coco Chanel, Mahatma Gandhi, Martin Luther King e tanti altri.

Sebastião Salgado

La vita di fotografo per Salgado inizia in seguito al suo viaggio in Africa. La sua fotografia è denuncia sociale sui temi più scottanti, come la povertà e i diritti dei lavoratori. Il bianco e nero caratterizzano la sua fotografia.

Ansel Adams 

Ansel Adams è un fotografo statunitense famoso per le sue foto in bianco e nero ai Parchi Nazionali Americani. L’incanto della natura si materializza attraverso i contrasti di ombra e luce. Adams, oltre che per la bellezza delle sue foto, è ricordato per aver inventato la tecnica del sistema zonale, che consente di traslare la luce con specifiche densità sul negativo e sulla carta, in modo tale da avere un maggiore controllo sulla foto. Ansel Adams inoltre è stato uno dei primi a concettualizzare l’idea della visualizzazione della stampa finita, che si basa sui valori di luce acquisiti. 

Irving Penn 

Irving Penn è uno dei fotografi da ricordare per il suo stile classico ed unico. Il suo stile si impone per il forte contrasto tra il soggetto principale e lo sfondo. Tramite questa tecnica il protagonista della foto risalta immediatamente. Inoltre il suo stile prevede un soggetto dietro al quale si dispongono ad angolo due fondali. Sue le foto di tantissimi personaggi famosi del mondo dello spettacolo. 

Robert Capa 

Una delle più importanti foto dello scorso secolo è quella del Soldato con la camicia bianca ucciso in guerra. Autore di questo scatto è Robert Capa, uno dei fotografi più importanti della storia grazie alla sua testimonianza sul campo di guerra. È stato presente sul campo nella Guerra Civile Spagnola, Guerra Sino-Giapponese, Seconda Guerra Mondiale, Guerra Arabo-Israeliana, Prima Guerra d’Indocina. 

Robert Doisneau 

Robert Doisneau è l’autore della foto Bacio davanti all’Hotel de Ville, una foto scattata nelle strade della capitale francese. Tutto il suo lavoro è stato caratterizzato da scorci della società e dell’ambiente parigino.

David LaChapelle

David LaChapelle è un famoso fotografo che si è imposto nel campo della moda e della pubblicità. A caratterizzare la sua opera è il surrealismo, infatti le sue foto sono sempre caratterizzate dall’estremizzazione dei dettagli.  Le più importanti riviste internazionali hanno ospitato le sue foto. I suoi lavori più importanti sono quelli fatti per: Nokia, Tommy Hilfinger, Diesel, Smirnoff, H&M, Armani Jeans, Motorola, L’Oreal e Lavazza.

Steve McCurry 

Tutti, almeno uno volta nella vostra vita, avete incrociato gli occhi verdi della Ragazza Afgana. È la foto più importante e più conosciuta di Steve McCurry, un fotoreporter che vede la sua vita cambiare in seguito al viaggio in India. Celebre la sua frase: “Se sai aspettare le persone si dimenticano della tua macchina fotografica e la loro anima esce allo scoperto”. Le regole compositive di questo fotografo sono diventate talmente famose che lui stesso ha scritto un articolo su di esse. 

Oliviero Toscani 

Oliviero Toscani è un fotografo italiano conosciuto in tutto il mondo grazie ai suoi spot pubblicitari dall’intenso impatto emotivo e non solo. È uno dei maggiori esponenti della fotografia italiana che si è espresso al massimo con le campagne pubblicitarie Benetton. 

Diane Arbus 

Diane Arbus è una fotografa newyorkese, ricordata prevalentemente per i suoi fotoritratti. La fotografa cerca costantemente di esprimere la diversità che contraddistingue ogni volto, senza dimenticare di superare il concetto di normalità.  La sua fotografia più famosa è “Il ragazzo con la granata giocattolo”: a rendere questa foto molto particolare, oltre la granata che ha in mano, è la sua espressione quasi indemoniata.

Dorothea Lange 

Dorothea Lange è la fotografa della Grande Depressione. Questo periodo storico caratterizza il suo lavoro e il suo approccio alla fotografia, rendendola una documentarista eccellente del grande movimento migratorio verso la California. La sua opera più importante è “La Madre Migrante”, un’eccezionale scatto che rivela la stanchezza di una donna in procinto di cambiar vita, ma che non ha dimenticato l’orgoglio e la dignità.

Elliott Erwitt 

Il contributo che questo fotografo ha dato alla fotografia è di renderla umoristica. Un poeta “dallo sguardo mai ottimista, ma sempre elegante”. Un provocatore, capace di cogliere sempre il lato ridicolo e divertente di persone e situazioni. Soggetto preferito è il cane.

Jerry Uelsmann 

Jerry Uelsmann si distingue per il suo approccio innovativo, contrapposto all’estetica. Le sue foto raccontano un sogno, si perdono nel mondo onirico. Importanti gli omaggi alla pittura, nello specifico a Renè Magritte e alla psicologia di Carl Jung. Le opere di questo artista sono dei viaggi mentali realizzati analogicamente con sofisticate combinazioni di tecniche di ripresa e stampa. La sua influenza sulla fotografia successiva è imponente. 

Annie Leibovitz

Questa fotografa statunitense dà il via alla collaborazione tra fotografia e moda. L’apice del suo successo lo raggiunge nel periodo in cui lavora per la rivista Rolling Stone, dal 1970 al 1983. Nel 1990 è premiata all’Infinity Awards e nel 1998 inizia a lavorare anche per Vogue. I riconoscimenti ottenuti sono stati molteplici. Celebre la sua foto a John Lennon nudo che abbracciata Yoko Ono vestita.

Mira Nedyalkova 

La potenza espressiva di questa fotografa bulgara si impone nel panorama internazionale della fotografia. La sua capacità è quella di fondere il concetto di fotografia e pittura ed esprimere la sua personalità tramite i suoi lavori. A rendere affascinante i suoi lavori è anche l’utilizzo dell’acqua che accoglie le modelle, le plasma, le accarezza, le modella: un elemento attraverso il quale la Nedyalkova riesce ad esprimere pienamente se stessa e la sua personalità. 

Philippe Halsman

La vita di questo artista è segnata dall’incontro con Salvador Dalì, con il quale inizia una proficua collaborazione. Le loro foto sono dei dipinti surrealisti. Negli anni ‘50 Halsman sviluppa il progetto Philippe Halsman’s Jump Book, una raccolta di scatti di personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport e della politica nell’atto di saltare.

Richard Avedon 

Altro nome della fotografia internazionale è quello di Richard Avedon, capace, attraverso i suoi ritratti in bianco e nero, di conquistare tutto lo star system. Il suo è un cambiamento drastico della fotografia glamour. Le modelle non sono più immobili ma si muovono, emozionano, affascinano, diventano interpreti di un mondo patinato e sensuale. 

Il contributo che ognuno di questi artisti ha dato al mondo della fotografia è immenso: l’hanno trasformata in arte, aggiungendo alla tecnica l’aspetto emotivo e comunicativo. 

La fotografia inizia, con loro, a comunicare: comunica un disagio, un piacere, un dolore. È portatrice sana di emozioni, positive o negative che siano. L’orrore della guerra si è fatto vivo negli scatti rubati alla gente, la sensualità del corpo della donna si è intensificata, la meraviglia della natura ha lasciato tutti a bocca aperta. Questi geni della fotografia non hanno solo saputo preparare un set, scegliere la luce, inquadrare un soggetto, la loro grandezza è stata nell’inserire il loro pensiero nella fotografia e rivolgerlo agli altri. Dai ritratti borghesi alle riviste patinate, dal tranquillo salotto alle zone di guerra. Cambiamenti fisici e mentali che hanno traslato il concetto di fotografia. Ecco che alla semplicità si unisce la complessità della mente umana, il disagio del pensiero, la fierezza dell’uomo, la tristezza di uno sguardo, la magrezza di un bambino, il sorriso di un anziano.

È un concetto lineare. Basta premere un pulsante e sentire un piccolo click. Un concetto semplice, il più complesso che ci sia.

Author: Redazione

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