Fotografia: la linearità di un concetto in continuo cambiamento
Gli anni hanno visto il lineare concetto di fotografia cambiare ed ampliarsi, toccare sfere emotive, utilizzare differenti supporti. Un mondo completamente stravolto che forse in realtà non è mai cambiato. Workshop di fotografia, viaggi fotografici organizzati, viaggi fotografici all’estero, esistono tantissime modalità di vivere la fotografia. Ma qual è quello giusto? Non esiste, poiché la fotografia in sé racchiude diversi concetti, da quello prettamente materiale a quello infinitamente emozionale. Non c’è una risposta, c’è il vissuto individuale che incontra l’istante.
“Banalmente” la fotografia altro non è che la reazione di alcuni componenti chimici alla luce e la contemporanea creazione di un’immagine attraverso l’apertura in una camera oscura o in una scatola chiusa. È un principio scoperto nel 1727 dal filosofo naturalista Johann Heinrich Schulze, ma gli studi sull’ottica risalgono addirittura ad Aristotele (IV secolo a C.). La scoperta definitiva della fotografia avvenne nel 1839, in Francia e in Inghilterra, grazie a Louis-Jacques-Mandé Daguerre e William Henry Fox Talbot.
Nei “primi anni di vita” la fotografia si è affermata come una tecnica attraverso la quale raffigurare un paesaggio. Era utilizzata prettamente per l’architettura e solo successivamente è diventata strumento per ritrarre la borghesia e il popolo. A quel tempo la fotografia era considerata come mero strumento di rappresentazione della realtà e solo con il passare del tempo i fotografi hanno sviluppato tecniche personali e specializzazioni.
Man mano che la macchina fotografica, e quindi la fotografia, raccoglievano interesse, si sviluppava, di pari passo, anche una sensibilità artistica ed estetica.
Il progresso è stata continuo e costante fino ad arrivare al digitale, evoluzione che ha permesso il miglioramento delle tecniche ed ha portato la fotografia “tra le mani” di più persone.
Generi fotografici: i differenti workshop sulla fotografia
Oggi la fotografia richiama migliaia di appassionati pronti ad immortalare la bellezza, in qualsiasi posto sia, qualsiasi forma abbia. Armati di reflex e smartphone, tantissime persone ricordano una giornata particolare, un viaggio entusiasmante, un momento eccezionale. Ma quanti sono coloro che sanno davvero cosa sia la fotografia? Tecnicamente parlando davvero pochi. È per questo motivo che nella ricerca di un workshop fotografia bisogna prestare attenzione alle capacità del docente, ai suoi lavori e al suo genere.
I generi di fotografia sono svariati e si distinguono in base ai temi trattati e alle caratteristiche ricorrenti. Hanno delle peculiarità che variano a seconda della tecnica prescelta dal fotografo, delle attrezzature e dai materiali che adopera. E poi c’è il fotografo, il suo occhio, il suo sguardo interiore sul mondo, che definisce lo stile. Questa dualità, tecnica ed emozione, che accompagna tutte le forme d’arte, amplia il concetto di fotografia e di genere fotografico. Lo personalizza.
Scopriamo quali sono i generi di fotografia più importanti.
Still Life
Con il termine Still Life si indica quel genere fotografico che rappresenta oggetti inanimati. Per dirlo con il linguaggio della pittura rappresenta la “natura morta”. Protagonisti di questo genere sono i fiori, la frutta e oggetti di uso quotidiano. A prima vista può sembrare molto semplice, ma così non è. In questo caso è di fondamentale importanza costruire bene il set, posizionare l’illuminazione e preparare il prodotto (pulirlo, posizionarlo in modo da evitare riflessi). Questo genere di fotografia è molto diffuso nel settore pubblicitario, nell’arte contemporanea e sui social.
Paesaggistico
Il genere paesaggistico è quello che ritrae un paesaggio, rurale o urbano. Probabilmente è quello più apprezzato dai fotografi amatoriali che non resistono alla bellezza di un tramonto, alle verdi vallate o alle caotiche strade di città.I professionisti del settore sanno che per riuscire bene in questo genere fotografico sono necessarie tante conoscenze e molto impegno. Molta importanza hanno la composizione e l’esposizione. Le prime foto di paesaggio hanno immortalato vedute di città o posti intorno allo studio del fotografo, poiché era necessario un lungo tempo di esposizione. Il progresso tecnologico ha permesso un graduale allontanamento e la scoperta di nuovi luoghi.
Fashion&Glamour
Questo genere di fotografia è molto utilizzato nella pubblicità e nella moda. Soggetti principali sono l’abbigliamento, gli accessori e le modelle. L’enfasi è posta tutta sul fascino e sulla sensualità e gli altri elementi perdono importanza. In questo genere sono particolarmente importanti, oltre l’esposizione e la composizione dello spazio, luce, makeup e acconciature. Un fotografo che ha saputo distinguersi in questo genere è Oliviero Toscani che lo ha utilizzato per la sua personale denuncia sociale.
Naturalistico
Il genere naturalistico è quello che pone l’attenzione sulla natura. Comprende il genere paesaggistico terrestre ma anche quello astronomico e subacqueo. Protagonisti delle foto sono la flora e la fauna immerse nel loro ambiente naturale. È un genere che mostra l’infinita bellezza della natura e per il quale vengono utilizzate attrezzature particolari e specifiche. Quello naturalistico è un genere fotografico all’interno del quale possono rientrare anche altri generi.
Reportage fotografico e Documentario
Questo genere di fotografia ha delle regole ben precise che impongono una riproduzione fedele dei fatti di cui si vuole raccontare. Il reportage fotografico, difatti, racconta una storia attraverso delle immagini e spesso è utilizzato nel giornalismo al fine di documentare una storia (guerra, disastri naturali o altri eventi). Molto simile al reportage è la fotografia documentaristica che si impone di riportare i tratti sociali e culturali di una società. È una cronaca, attraverso le immagini, di una realtà quotidiana. Questo genere fotografico si sviluppò negli anni ‘30 quando la Grande depressione imperversava. Il presidente Roosevelt istituì, nel 1937, la Farm Security Administration, un centro di committenza fotografica che diventò, ben presto, un raccoglitore di istantanee di povertà. Questa organizzazione è stata attiva fino al 1943 e diede il via alla corrente della fotografia documentaristica. Celebre fotografia documentaristica è quella di Steve McCurry “Ragazza Afgana” scattata durante il suo reportage in India.
Art photography
La fotografia artistica è quel genere fotografico che permette di concentrarsi su concetti, più che su cose tangibili (persone, paesaggi e cose). Si svincola da qualsiasi limite e, pur richiedendo enormi capacità tecniche, dà la prevalenza al fotografo, alla sua idea di fotografia e alla sua emozione. È tramite la fotografia artistica che il fotografo ha la massima possibilità di esprimere se stesso. I fotografi che utilizzano questo genere utilizzano dei soggetti per esprimere idee e concetti che appartengono loro. Ogni foto è un messaggio.
Ritrattistica
Il genere ritratto fotografico vuol rappresentare le qualità fisiche e morali delle persone che compaiono della fotografia. La più grande ritrattista esistente è Annie Leibovitz che ha fotografato le celebrità più importanti del mondo (John Lennon nudo che abbracciata Yoko Ono vestita).
Qual è il genere migliore? Quello che ti permette di esprimere te stesso.
Questa lista ovviamente non è esaustiva, esistono una serie di sottogeneri caratterizzati da commistioni e specializzazioni dei generi fotografici. In ogni caso il genere che un fotografo adotta è quello in cui sente di esprimere maggiormente se stesso, un genere tramite il quale può comunicare il suo modo di concepire la vita. Qualunque sia il genere una volta presa la macchina fotografica inizierà un lungo viaggio.